DUNE

Info:
Fantascienza / min.155
USA / 2021
Regia: Denis Villeneuve
Cast: Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Dave Bautista, Stellan Skarsgård, Charlotte Rampling, Oscar Isaac, Jason Momoa, Zendaya, Josh Brolin, Javier Bardem, David Dastmalchian, Chang Chen
Distributore: Warner Bros. Pictures
Uscita Italia: 16 settembre 2021
Produzione: Legendary Entertainment

Dune, film diretto da Denis Villeneuve, è ambientato in un lontano futuro, controllato da un impero interstellare, nel quale vige una sorta di feudalesimo e ogni feudo è governato da una casa nobiliare. Racconta la storia del giovane Paul (Thimothée Chalamet), rampollo della casata degli Atreides, che si trasferisce sull'inospitale pianeta Arrakis, noto come Dune, insieme al padre, il Duca Leto (Oscar Isaac), alla madre Lady Jessica (Rebecca Ferguson) e alcuni consiglieri. Leto ha preso in gestione il pianeta nella speranza di scovare un posto sicuro, adatto alla sua famiglia e alla sua comunità. Dune, però, è sotto il mirino di tutte le forze dell'universo, decise a ottenerne il suo dominio per una rarità che cresce solo sul suo suolo. Si tratta di una preziosa risorsa, esistente solo qui, che permette a chi la possiede di sbloccare il più grande potenziale umano; infatti, chi assume questa spezia può viaggiare nello spazio, ottenere capacità sovrumane e può vivere più a lungo. L'estrazione di questa materia prima, però, non è ostacolata soltanto dai vari nemici di Leto, che cercheranno di tendergli più di una trappola, ma anche da enormi vermi della sabbia e dai Fremen, popolo nativo di Dune, che abita i deserti più profondi del pianeta. Inoltre, il controllo esclusivo di questa materia prima scatenerà una vera e propria guerra, ma solo chi riuscirà a superare le proprie paure e a sopravvivere su Dune potrà ottenete la sostanza più ambita dell'universo. Il giovane Paul, ignaro del suo destino, si ritroverà al centro di questo scontro, nel corso del quale compirà grandi gesta. CRITICA DI DUNE Forte di potere contrattuale e approvazione critica, Denis Villeneuve si prende il tempo non concesso a Jodorowsky e Lynch per adattare in quasi 2 ore e mezza (non tutte necessarie) la prima metà del romanzo di Herbert. L'adattamento è molto fedele (e molte scene sono quasi le stesse del film di Lynch); l'attenzione a costumi, design e scenografie maniacale e notevole; la regia capace di eleganza e spettacolarità. Villeneuve, però ha il brutto vizio di prendersi troppo sul serio, e ammanta lo spettacolo di Dune di una pesantezza plumbea, carica di un pathos esagerato: e il suo film non è mai liberatorio o esaltante. Questa d'altronde è l'estetica dei tempi cupi che viviamo, e certe sottolineature "politiche" di Villeneuve stanno lì a confermarlo.

 

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