1917

Info:
Drammatico/Guerra / 110 min.
Gran Bretagna, USA / 2019
Regia: Sam Mendes
Cast: George MacKay, Dean-Charles Chapman, Mark Strong, Andrew Scott, Richard Madden, Colin Firth, Benedict Cumberbatch, Claire Duburcq, Teresa Mahoney, Daniel Mays, Adrian Scarborough, Justin Edwards, Anson Boon
Distributore: 01 Distribution
Uscita Italia: 23 gennaio 2020
Produzione: Amblin Partners, Neal Street Productions

Il film ha vinto 3 Premi Oscar 2020: Miglior Fotografia, Migliori Effetti Visivi e Miglior Montaggio Sonoro. Il film ha ottenuto 10 nomination ai Premi Oscar2020 nelle seguenti categorie: Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Sceneggiatura Originale, Miglior Fotografia, Miglior Colonna Sonora, Miglior Montaggio Sonoro, Miglior Sonoro, Miglior Scenografia, Miglior Effetti Speciali e Miglior Trucco E Acconciature 1917, il film diretto da Sam Mendes, racconta un anno cruciale della Prima guerra mondiale, il 1917, dal punto di vista di due giovani caporali britannici, Schofield (George MacKay) e Blake (Dean-Charles Chapman). Appartengono entrambi all'ottavo battaglione e prima di essere camerati, sono innanzitutto amici. Non stupisce quindi che vengano scelti proprio loro due, insieme, per portare a termine un'ardua missione: attraversare l'ostile territorio nemico per consegnare un messaggio a un battaglione di 1600 uomini, tra cui il fratello di Blake, Joseph (Richard Madden). Così facendo, impedirebbero ai soldati di cadere in una trappola mortale, ordita dai nemici tedeschi. L'impresa è al limite del possibile, perché il tempo per svolgerla è poco e il territorio da attraversare è impervio. La loro rotta è a sudest e il loro equipaggiamento base è fornito anche di mappe e torce. I due soldati dovranno raggiungere il battaglione accampato nei pressi di Écouste e consegnare l'avvertimento del generale Erinmore (Colin Firth) al colonnello Mackenzie (Benedict Cumberbatch). I due si imbarcano in quella che sembra una missione suicida, nella quale i Tedeschi e il tempo sono i loro nemici giurati. Nonostante la loro amicizia venga messa a dura prova dalle difficoltà incontrate lungo il cammino, Blake e Schofield riusciranno a consegnare il messaggio prima che sia troppo tardi? PANORAMICA SU 1917 La storia del mondo è fatta di tanti anni che si susseguono senza particolari sussulti e alcuni in cui sembrano concentrarsi energie, rivoluzioni, grandi cambiamenti. Lo stesso che accade nel microcosmo delle nostre vite, insomma, con alcuni giorni diversi dagli altri, in cui sembra che il tempo viaggi più velocemente. Una di queste date è il 1917, anno cruciale per la storia della Prima guerra mondiale, con l’entrata in guerra degli Stati Uniti, la rivoluzione bolscevica e la conseguente uscita dal conflitto della Russia, pochi anni dopo diventata Unione Sovietica. In questi anni di omaggi e ricordi, a un secolo dalla Grande Guerra, il britannico Sam Mendes racconta nel suo film, 1917, un momento poco conosciuto, a suo modo piccolo, ma emblematico e cruciale per le battaglie di trincee del fronte occidentale. Come accaduto per la Seconda guerra mondiale a Christopher Nolan in Dunkerque, Mendes ha voluto omaggiare la generazione dei suoi nonni, rievocare la memoria dei racconti tramandati di generazione in generazione nella sua famiglia. In particolare in 1917 prende spunto dai racconti del nonno paterno, Alfred Mendes, scrittore impegnato per due anni sul fronte delle Fiandre. A due soldati britannici impegnati nel nord della Francia, molto giovani come tanti loro commilitoni della classe del ’99, venne affidata nel culmine della guerra - siamo nella primavera ’17 - la rischiosa missione di attraversare il territorio nemico per avvisare un loro battaglione di un’imminente imboscata dei tedeschi. Una missione quasi disperata, per salvare 1600 soldati britannici. Sam Mendes è uno dei grandi autori del cinema britannico contemporaneo, vincitore dell’Oscar per il suo esordio American Beauty, capace poi di dirigere negli ultimi anni alcuni capitoli convincente della serie di 007, ma prima (e soprattutto) alcuni gioielli come Era mio padre, Revolutionary Road, Jarhead, American Life. In carriera non è stato molto prolifico, ha realizzato otto film (con 1917) in vent’anni. I due giovani sono interpretati da George MacKay, visto in Captain Fantastic e come protagonista di The Kelly Gang, e Dean-Charles Chapman, impegnato nel West End londinese come Billy Elliot nella versione musical, nonché presente nelle ultime stagioni de Il trono di spade. Non stupisce che Mendes abbia anche scritto la sceneggiatura di questa storia così personale, insieme alla trentenne scozzese Krysty Wilson-Cairns, fra le sceneggiatrici della versione a fumetti (e dell’ultima stagione televisiva) di Penny Dreadful. Fra gli interpreti anche i più noti e affermati Colin Firth, Benedict Cumberbatch, Mark Strong, oltre a Richard Madden (Il trono di spade) e l’irlandese Andrew Scott, diventato attore di culto dopo il ruolo di Moriarty nella serie Sherlock per la BBC e quello di un prete molto attraente in Fleabag. Il direttore della fotografia è il grande Roger Deakins, quattordici candidature all’Oscar senza mai vincerne neanche uno. CRITICA DI 1917 Li vediamo riposarsi sotto un albero, sullo sfondo di uno dei rari scenari non devastati dal conflitto che stanno combattendo: la Prima guerra mondiale. Di loro non sappiamo (quasi) nulla, almeno fino alla fine. Sono i due soldati anonimi che Sam Mendes utilizza in 1917 per il suo esperimento da laboratorio: isolare la loro missione disperata per far sentire a noi spettatori emozioni, brutalità, ingiustizia e tragica banalità della guerra. Corrono come pazzi, corrono come novelli Forrest Gump, avventurandosi nelle linee nemiche, per portare un messaggio cruciale per risparmiare molte vite dei propri commilitoni. Visivamente sbalorditivo, un ideale piano sequenza che mette in primo piano i prodigi della cura formale senza perdere di potenza emotiva, con la sorpresa di un attore di sicuro talento come George MacKay in cui ritrovare il coraggio senza troppi slanci eroici delle generazioni che combatterono per poter tornare a casa, per poter ritrovare i figli o i nipoti che oggi li ricordano.

 

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